Analizzare e gestire il tempo… il journaling per creare lo spazio-tempo e inseguire i propri obiettivi
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Da quando ho scoperto il potere della documentazione cartacea non la mollo più!
Quando voglio portare a termine qualcosa di importante quello che faccio da sempre è metterlo nero su bianco, scriverlo, di getto, posizionarlo da qualche parte in un posto fisico nello spazio, perchè il mio pensiero diventi realtà, questo è spesso il primo passo.
Scrivere un obiettivo di getto lo materializza, rende l’energia del pensiero stesso materica, attraverso l’atto fisico di scrivere…
Ho sempre adorato creare con le mani, scrivere, disegnare, suonare, ma non mi sono mai soffermata ad un’analisi più profonda…
creare è trasformare un’idea, un desiderio, un pensiero intangibile in tangibile!
wow! mi sorprendo della scoperta e corro a condividerla con mio marito… che paziente annuisce e sorride come si fa con i bambini che si sorprendono della palla che rotola… che soddisfazione! -.-‘
Penso davvero che, per lo stesso principio, se si immagina di avere milioni di soldi (veniale…:D) e ci si comporta come se esistessero già, in qualche modo quei milioni di soldi si materializzeranno… se iniziassi a scriverlo ordinando le idee… come tutto, potrei arrivare a materializzarli…
ok sto divagando… ritorno al mio pensiero di ora, scrivere di getto quello che ho nella testa per cercare di dare una forma e realizzare il mio progetto. I milioni di soldi possono aspettare…
Analizzare e gestire il tempo… il journaling per creare lo spazio-tempo
Quindi, il mio progetto è quello di creare il mio spazio tempo, unico, intenso, creare il mio momentum, il momento che dedico a me, la mia routine, qualcosa che mi faccia stare bene e mi faccia evolvere per me stessa e i miei figli… Per fare questo ho avuto la necessità di cercare di capire quale potesse essere lo spazio di tempo da dedicarmi in una giornata tipo che sembrava già strapiena.
Ho iniziato a suddividere la giornata in moduli,
in mezz’ore per la precisione, da quando mi sono alzata a quando sono andata a dormire… e scrivere vicino ogni modulo l’attività che stavo svolgendo… senza essere precisi, (per ora) se l’attività portava via meno di mezz’ora lo annotavo e mi godevo il “tempo residuo” come pausa, senza cercare di infilarci qualcosa per forza (quando si inizia a realizzare quanto tempo effettivo ci portano via le varie attività l’attitudine è di farsi prendere la mano e sentirsi wonderwoman… il mio consiglio è di seguire il flow e non lasciarsi prendere dalla voglia di fare, senza pianificazione saranno sforzi infruttuosi! Con il risultato poi di non aver chiaro effettivamente l’essenziale, come impieghiamo il nostro tempo quando siamo in auto-play?)
Mi si sono rivelati alcuni macro-blocchi che durano più di mezz’ora, il self care mattutino, preparare i bambini, pranzo e cena, e pausa merenda gioco…
Senza impegni straordinari fuori casa ho effettivamente 4 ore libere al giorno!
Non cumulabili, sparse qua e là, imprevedibilmente mobili… (ho due bimbi: il nano grande di due anni e la piccola di 10 mesi) quindi nulla è determinabile al secondo.
determinato il tempo che ho da impiegare per raggiungere i miei obiettivi, determino quello che vorrei fare…
- pulire casa (almeno un’ora)
- fare un’illustrazione al giorno (almeno un’ora)
- scrivere (almeno mezz’ora)
- farmi le unghie (almeno un quarto d’ora)
- portare a far passeggiate nei boschi i nani (almeno 1,5 ore)
- cercare una ricetta nuova (30 minuti)
senza mettere anche la “normale” amministrazione della gestione di casa (piatti, lavatrici, cucinare, bagno etc.) sono arrivata ad un monte di 5 ore che mi sono resa conto di non avere!!!
Analizzare e gestire il tempo…
non posso moltiplicare il tempo, ma dividere le attività.
Invece di farmi prendere dallo sconforto ho iniziato a dividere le attività “meccaniche” in tante mini attività… solo quelle meccaniche! bucato/commissioni/pulizie, la passeggiata nei boschi a raccogliere foglie è da fare in un unico blocco,
ho suddiviso le cose da fare in piccole cose che durino 10 minuti, e timer alla mano (serio Dadaumpappa prendi la sveglietta della cucina o il cellulare e mettiti il timerrr!!!)
ho inserito in un blocco da trenta minuti due mini-obiettivi più dieci minuti di pausa (e godiamocelo sto tempo libero)…
la regola che mi sono imposta è dove arrivo ai dieci minuti smetto! senza remore senza ansia… ripetendo alla perfezionista che è in me che non devo vedere che non ho finito, ma che sto proseguendo in tutti gli ambiti che mi ero prefissata, sto mandando avanti la mia vita in modo pieno e appagante, e quello che non avrò finito stasera avrà il suo spazio-tempo domani!
Mi sono poi accorta che per molte attività ci vogliono anche meno di 10 minuti… e il tempo si raddoppierà, a quel punto posso scegliere se anticiparmi qualcosa o allungare la pausa.
L’unica regola è: allo scadere del timer lascia tutto!
Ripeto a me stessa, non puoi essere felice se tutto intorno a te splende ma tu no… hai bisogno di dedicarti il tuo spazio-tempo!
Analizzare e gestire il tempo… il journaling per inseguire i propri obiettivi
Per analizzare e trovare il mio spazio-tempo ho elaborato uno schema, lo lascio tra i file scaricabili così non devo tenerlo salvato sul pc, se sei capitata qui puoi farne uso anche tu, è un pdf stampabile… se credi non faccia al caso tuo puoi sempre trarre ispirazione dalla bacheca di pintarest digitando bullet journal…
Questo schema è utile sia per analizzare la tua giornata, sia per organizzarla… per scaricare clicca sul bottone di seguito!
Come utilizzare la risorsa, fai journaling ovvero scrivi quello che vuoi fare
Evidenziando i mega-blocchi di spazio tempo che identifichi nella giornata (pranzo-cena-colazione-lavoro) dopo una o due giornate di analisi, riesci a vedere quelli che ti rimangono realmente liberi, e nella colonna task inserisci gli obiettivi che ti sei prefissata… così da inserirle negli spazi-tempo rimasti.
ricorda di semplificare gli obiettivi se richiedono un tempo troppo lungo rispetto ai blocchi!
E ricorda di rimanere larga con i tempi, per gli imprevisti, la vita è piena di imprevisti!
Invece a me stessa ricordo che li chiamo “spazi-tempo” perchè sono momenti che non torneranno più, anche i momenti che voglio tenere liberi per gli imprevisti! e non c’è sempre tempo per fare qualcosa che può essere rimandata… il tempo sarà un’altro e quello di ora non tornerà mai più…
Kisses