Gioco autonomo, organizziamo la cameretta PARTE 1: le barbie
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Se giocassero un pò più in autonomia riuscirei….
Completa la frase come preferisci!
Oggi mi son svegliata con l’ansia di dover fare fantastiliardi di cose, ho una task list da far invidia al presidente, e comunque VOGLIO portare al termine la missione dei 31 giorni, crearmi il mio spazio.
Solo che oggi i nani sono accozzati come mai, speravo giocassero un pò da soli, ma da soli oggi proprio non ne hanno voglia… e mi sa che pure oggi st’articolo lo finisco domani! 😀
Gioco autonomo organizzare gli spazi per fare da soli!
Come renderli autonomi in modo che non chiamino ogni due secondi?
A questa domanda mi aveva già risposto la scoperta della filosofia Montessori.
La filosofia secondo la quale i bambini sono piccoli uomini che devono imparare ad essere grandi, e cosa fanno i grandi? I grandi sono autonomi, indipendenti, quindi l’esercizio migliore è provare a fare le cose da soli…
Ovviamente questa descrizione è una personalissima definizione umile, e limitata a questo caso specifico, di quello che concerne in realtà la filosofia Montessori, ma non ho le competenze ne lo stimolo per approfondire in questa sede.
L’autonomia nel gioco si acquista con il crescere; più diventeranno grandi più saranno in grado di intrattenersi da soli, questo non significa avere una scusa per non stare con loro, ma significa aiutarli a trovarsi gli interessi in autonomia.
Per raggiungere insieme questo traguardo ho iniziato a cercare le domande giuste, le basi: se volessero possono giocare da soli? arrivano ai giochi?
Si! da brava madre di primo figlio in ansia ho cercato ovunque tra i vari blog e libri che parlavano di filosofia Montessoriana, (sono anche iscritta ad un gruppo Facebook!) e ho capito di dover riservare un mobiletto altezza loro, contenente dei cestini con pochi giochi organizzati per età e stimoli che vanno cambiati spesso, hanno degli appendini ad altezza nano, per vestirsi prima di uscire e prendere scarpine e altro, scalette per arrampicarsi sul letto (non abbiamo la possibilità di mettere un materasso altezza terra abbiamo sopperito con una sponda sul lato lungo del letto per non farli cadere e dall’altra parte il muro parato con i cuscini). Ma spesso mi ritrovo a rimettere in ordine cose che mi chiedono o che sono arrivati a prendere da soli, dagli scatoli “non disponibili”.
Attraverso l’analisi di come impiego il mio tempo, lo trovate in questo articolo , ho capito che la maggior parte del tempo mi trovo a spostare giochi, inguattare macchinine, togliere di mezzo cose per prendere altri giochi e poter giocare con loro.
Un posto per ogni cosa ogni cosa al suo posto, giustissimo! Me lo ripeto come un mantra e so che ogni cosa un posto lo ha già, ho creato il mobiletto appunto, dove ci sono a disposizione e alla loro portata solo alcuni giochi, come D.ssa Montessori comanda, il resto è messo via.
quello che trovo scomodo nel metodo applicato da me (e parlo da persona che si accinge ad applicare i suggerimenti in casa ed è quindi puramente un’osservazione personale) è che oggi i bambini sono molto più stimolati di quelli con i quali aveva a che fare Maria Montessori, quindi abbraccio in pieno il motto “aiutami a fare da solo”, e la base che prevede l’esperienza su campo per quanto riguarda le relazioni, la coordinazione e l’autogestione degli interessi… ma mi trovo in difficoltà, per quel che riguarda gli stimoli da dare, anche se non sovraccaricati, i miei figli cercano altro, posso dare pochi giochi anche giusti per la loro età e con i quali restano impegnati qualche minuto, ma li trovo a fare molte più “attività” di quelle messe a disposizione.
Il mio è propriamente un problema di spazio, basterebbe tenere organizzati e disponibili qualche attività in più, ma i nani sono due, di due età vicine ma non abbastanza e quindi due necessità differenti, e lo spazio a disposizione è comune e limitato, quindi come al solito ho lasciato perdere… rassegnandomi a una vita di inguattamento e caos perenne…
… come al solito le risposte arrivano quando meno te lo aspetti: il video di miei cari amici, che lavorano con i bambini, mi arriva tra le notifiche nell’esatto momento che mi rattristo di dover impiegare parte del nostro spazio/tempo di gioco a rivedere lo spazio. Nel video proponevano un metodo accattivante per i piccoli per ordinare i propri giochi, in questo caso specifico le Barbie…
Sotto lascio il video per non dimenticare, riutilizzano un porta scarpe/ciabatte da armadio per tenere in ordine a vista le Barbie!!! averlo saputo quando le Barbie erano le mie!!! 🙂
Intanto lascio anche il link che ho trovato su Amazon per il portascarpe, economico e resistente, così da ritrovarlo quando dovrò farne scorta!
Per ora di Barbie non ne ho molte, quelle che avevo da bambina sono state donate, ma potrei provare a metterci le macchinine che sono rilegate in un unico scatolone (quelle che non dovrebbero essere usate) oppure la minuteria… tutti i pupazzetti lego o ikea della stessa serie che fino ad oggi tenevo in cestini (e sacchetti di stoffa quando riposti),
potrei ritagliare in sezioni il lungo porta scarpe e applicarlo alle ante dell’armadioi ad altezza loro, così da guadagnare altro spazio… bene così sarà.
E penso che questo sarà la prima parte di un lungo percorso di organizzazione della cameretta per due, che evolverà con loro… nel frattempo godiamoci il video con i nani…
Stay tuned
kisses